
BASSO LAZIO (18 - 22 maggio 2022)
con il Prof. Alessandro Viscogliosi
A metà strada tra le delizie campestri e i poteri feudali, le residenze extraurbane dei Papi, dei Cardinal Nipoti, e dei Nipoti tout court rappresentano l’altra faccia dei palazzi romani: giardini e riserve di caccia, spesso inserite all’interno di vaste tenute agricole, i cui redditi talvolta non bastavano a sostenere la magnificenza degli edifici nonché il tenore di vita che vi si conduceva. Benché raramente possedessero una effettiva importanza politica, richiedevano lunghi viaggi attraverso vie insicure e senza stazioni di posta. Noi percorreremo in poche ore il tragitto che a Giacomo Boncompagni (figlio di Papa Gregorio XIII), richiedeva tre giorni, per la sola andata. Opere d’arte, rimaste sui muri delle residenze anche quando le famiglie che le avevano commissionate le hanno abbandonate da tempo, ci permetteranno di fare un tuffo nella storia più segreta del nostro Paese.
Prima dei Papi, le coste meridionali del Lazio erano il luogo prediletto dagli Imperatori e tuttora conservano, nonostante il proliferare delle villette in alcune zone, l’aura mitica e “fatale” del glorioso passato. Lungo queste coste veleggiarono onerarie, cariche di grano e olio per l’insaziabile Roma, nonché di marmi preziosi per i suoi monumenti. Il Lazio, in molte zone, è ancora un susseguirsi di stupendi paesaggi, di ritrovamenti romani, come il Palazzo imperiale della Grotta, oggi Sperlonga, che ha restituito l’Odissea marmorea che Tiberio, infatuato di Omero, fece realizzare probabilmente realizzare da artisti di Rodi.
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