Come cominciare e finire “pimpanti” le nostre giornate di golf

Si,va bene,giocare a golf non è certo come correre la maratona …o nuotare da Napoli a Capri…o competere nella Marcialonga ; però anche per fare 18 buche,considerando l’età media di noi golfisti della domenica e le temperature tipiche del “Bel Paese”,è importante sapere come fare per  mantenere il nostro fisico a  livelli costanti ed accettabili di energia ed idratazione per un tempo che (purtroppo) supera spesso le 5 ore. Perché, insomma, il nostro swing possa darci dei risultati costanti dal tee della 1 al green della 18 può essere importante conoscere qualche principio nutrizionale “di base”;è infatti ben noto che noi golfisti siamo avvezzi al fai da te anche in questo settore del nostro gioco e così come non ci esercitiamo dal bunker (non riuscendo poi a capacitarci dei colpacci che ne conseguono) anche dal punto di vista dell’apporto calorico ed energetico ci comportiamo spesso come dei veri sprovveduti, arrivando a volte a mangiare un piatto fumante di tagliatelle ai funghi alla buvette…approfittando del gioco lento.

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Cercherò quindi di darvi poche idee, ma ,spero, abbastanza chiare, di alcuni principi di base.
Cominciamo col dire che i principi nutrizionali della vita di tutti i giorni mal si attagliano , in genere, alle necessità della giornata in cui dobbiamo “performare”da un punto di vista sportivo: grassi,vitamine e proteine ce li dobbiamo procurare con una alimentazione sana durante tutta la settimana… ma per la nostra giornata sui fairways (e, ahinoi, nel rough) abbiamo bisogno fondamentalmente di carboidrati e liquidi che ci debbono servire per mantenere l’omeostasi energetica di cui abbiamo bisogno. Ma i carboidrati non sono tutti uguali…e vengono rilasciati nel torrente circolatorio a velocità differenti: più lentamente quelli “complessi” e più rapidamente quelli “semplici. Per esempio le banane,l’uva,il riso,le patate sono in grado di aumentare rapidamente i livelli di glicemia nel sangue, procurandoci così un effetto “booster”; le pesche invece, le mele,le uova bollite,il latte ,lo yogurt rilasciano zuccheri nel sangue molto più lentamente.
In generale quindi è bene basarsi sulla presenza di carboidrati complessi che andranno via via integrati con carboidrati più semplici ed a rapido rilascio. Naturalmente bisogna fare i conti con il tee time ,ma in linea di massima è buona norma mangiare almeno un paio d’ore prima di tirare i primi colpi al driving range (mica andrete sul tee della 1 senza avere praticato eh??). Un buon pasto può essere costituito da cereali, latte scremato,uova,marmellata, miele, succhi di frutta e frutta fresca .

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Durante il gioco…magari la trance agonistica non ve ne fa rendere conto ma di un po’ di energia supplementare avrete ancora bisogno:il consiglio è allora di mangiare banane (come vedete fare in TV), uva e dolcetti alla frutta così come pure bevande ad alto contenuto energetico, per esempio  le bibite sportive isotoniche che vi aiuteranno a mantenere buoni livelli di sodio e potassio. Le barrette energetiche sono invece un’arma a doppio taglio : possono indurre un rapido incremento di valori glicemici ma dopo poco sollecitare una altrettanto pronta risposta insulinica…in breve un crash del livello di zuccheri circolanti che si traduce in sudorazione,tachicardia e senso di “gambe molli”. Una cosa che tendiamo a sottovalutare è l’importanza dei livelli di idratazione anche perché la sete in se stessa pare essere un indicatore assai poco affidabile del bisogno di cominciare ad assumere liquidi. Quindi, indipendentemente dalla sete, bevetevi un quarto di litro di acqua prima di giocare e circa 100 cc diciamo ogni 3 buche…ma se la temperatura eccede i 25° ne avrete bisogno di più : 150 cc ogni 3 buche ; stessa cosa se la giornata è particolarmente umida. E alla…19° buca ? Beh soprattutto se avete giocato bene vi meritate di “sbroccare” magari con una buona birra ; ma entro un paio di ore ricordatevi di ricostruire quelle riserve di carboidrati complessi che avete utilizzato e non fatevi mancare pane, yogurt, frutta ed insalata. E, se dopo aver giocato e sudato abbondantemente vi viene mal di testa…non è perché avete tirato 38 putt ma è perché avete bevuto troppo poco.

Dott. Mirko Manneschi