Il Downswing nel Golf

Il ruolo del downswing consiste nello scaricare tutta la potenza creata fino a quel momento dal movimento di torsione. Una volta superata la fase di transizione, l’efficacia del downswing dipende dalla rotazione del tronco attorno al punto assiale sinistro. Concentratevi su quella sezione mediana del tronco che va dallo sterno all’attaccatura delle gambe. Mentre le gambe oppongono resistenza e fungono da sostegno, il tronco deve svitarsi (azione simile a quella che compie il discobolo) creando l’energia che si scarica producendo la potente velocità della testa del bastone.

Una volta superata la fase di transizione, la spalla sinistra si allontana dal mento dando modo al corpo di spostarsi lateralmente di qualche centimetro verso il punto assiale sinistro. Raggiunta questa posizione, l’unica preoccupazione deve essere quella di far ruotare il tronco nella direzione del bersaglio. Per quanto concerne la posizione delle spalle, l’abbassamento della destra o il sollevamento della sinistra non sono immediati perché le spalle si muovono entrambe su di un piano praticamente orizzontale prima che quella destra si abbassi decisamente e quella sinistra si sollevi ruotando.

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Se la spalla destra si solleva con eccessivo anticipo, si pregiudica la rotazione attorno al punto assiale sinistro. La gamba sinistra deve rimanere molto salda dovendo sopportare la transizione del tronco attorno al punto assiale sinistro. La rotazione del tronco prosegue sino alla torsione completa dei fianchi con il petto rivolto al bersaglio e la spalla destra più avanzata della sinistra. Contemporaneamente alla rotazione del corpo, il peso si sposta prevalentemente sul lato sinistro con una sensazione di pressione avvertibile sul tallone sinistro.

Nella posizione di finish, il corpo è praticamente eretto mentre la spina dorsale è lievemente arcuta – la testa è leggermente inclinata e la spalla destra è più bassa rispetto a quella sinistra. L’intero processo è una questione di sequenze eseguite correttamente e ciò che in maggior misura può pregiudicarlo è un’esagerata azione delle gambe talora eccessivamente laterale e talvolta troppo veloce.  E’ indispensabile che il tallone destro rimanga appoggiato al terreno fino al momento in cui la contro – rotazione del tronco non lo induca naturalmente a sollevarsi. Le gambe dei buoni giocatori  hanno la naturale tendenza a spostarsi troppo in avanti e o a prendere il sopravvento sulla parte superiore del corpo. E’ necessario pertanto, promuovere la sensazione che sia il tronco a indirizzare la la parte inferiore del corpo nella direzione del bersaglio. Non c’è dubbio che tutto ciò sia l’esatto contrario di quanto avete sempre sentito a proposito di swing ( è la parte inferiore del corpo che trascina all’azione le braccia e il bastone), ma non temete perché una volta superata la corretta fase di transizione, sono le gambe stesse che provvedono a stabilizzare l’intero processo di svitamento del tronco.

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Per un buon bilanciamento, mantenete la vostra posizione finale per alcuni secondi. Una volta assimilati mentalmente i tre aspetti di rotazione : backswing, passaggio e downswing, è sufficiente collegarsi insieme in un unico movimento che si può esemplificare in due modi:
1. Il movimento da eseguire può essere paragonato al numero otto: il fianco destro ruota verso destra nel backswing; i fianchi si spostano leggermente in diagonale alla destra del bersaglio quando si inizia la discesa; il fianco sinistro completa il numero otto sganciandosi quando il corpo ha attraversato la palla.
2. Immaginatevi, in piedi, nell’interno di un barile con il fianco destro 5 centimetri sotto il bordo e il fianco sinistro 15 centimetri dalla parte opposta. E’ possibile cosi capire come avviene lo spostamento laterale nel backswing prima di iniziare la rotazione ed il successivo corrispondente movimento laterale/diagonale.